Proposte di Lettura
Le nostre pubblicazioni

Editing, impaginazione, graica, elaborazioni foto e illustrazioni, copertina, pubblicazione e promozione: Pagina114
Jîn, Jîyan, Azadì - Ritratto di Donna Negata
Giulia & Antonello Anzani
Il quadro di Antonella Iris De Pascale. Ritratto di Donna Negata in una particolare versione elaborata su ceramica, ha ispirato la storia di una giovane donna alle prese con la sfide di questi tempi. Jîn, Jîyan, Azadì – Ritratto di Donna Negata è un diario di navigazione, fedele compagno di viaggio della nostra protagonista. Una giovane donna alle prese con un’avventura unica. Aspetta solo di essere letto… sperando sia spunto di riflessione.
Misha Amini ovvero Jina Amini di etnia curda, sbaglia ad indossare il suo Hijab. Forse per la fretta, forse per una qualche emozione. Questa ininfluente condizione ne causa la morte per mano di un’interpretazione della fede disumana e violenta.
Arianna è una giovane adulta vogliosa di esplorare il mondo e che vuol fare dei suoi viaggi un lavoro di studio e conoscenza ma i suoi sogni si scontrano con un contesto inaccettabile per lei. Ne uscirà cambiata, consapevole e arrabbiata.
Un racconto d’amore e di bellezza calpestati dall’odio.
Il racconto di un’esperienza unica nel suo genere.

12.04.1943 Bombe su Cosenza
Antonello Anzani
Nel clou della seconda guerra mondiale, Cosenza si trova ad essere al centro dello sconvolgimento in corso. Attraverso gli occhi di Saverio, un bambino catapultato nel vortice degli eventi bellici che sconvolgono il suo mondo, “12 aprile 1943. Bombe su Cosenza” ci trasporta nelle vie della città, rivelando le vite di persone comuni costrette ad affrontare l’orrore della guerra.
Illustrazioni di Tiziana Bellini

Con abilità narrativa e attraverso una prosa vibrante, l’autore ci conduce in un viaggio toccante e coinvolgente, in cui i destini segnati dalla violenza e dalla guerra sono raccontati attraverso il punto di vista innocente di Saverio. In questo atto di memoria e testimonianza, l’autore ci ricorda l’importanza di preservare il ricordo delle vittime e le tragiche conseguenze della guerra, lasciando un’impronta indelebile e invitandoci a riflettere sulle lezioni della storia.
My Name is Ernesto
Antonella De Pascale
Antonello Anzani
Nel 2014, Matteo L., fan di Ernesto De Pascale, decide di incontrarlo e si reca a Firenze con la scusa di un concerto di Tom Waits. La sua giornata è una rincorsa attraverso i luoghi e percorsi della quo-tidianità di Ernesto, con incontri che lo portano a conoscere sempre più il suo idolo.

Ernesto De Pascale – Musicista, conduttore radiofonico, produttore, gior-nalista.
Conduttore di Raistereonotte negli anni ’80, è stato al centro dei fermenti musicali e culturali del cosiddetto Rinascimento Fiorentino. Non ha mai interrotto la sua collaborazione nell’ambito RadioRai ed ha collaborato con numerose testate musicali italiane e britanniche.
Come produttore ha lavorato in numero produzioni, fra gli altri con: Diaframma, Aeroplani Italiani, Assalti Frontali e Articolo 31 ed alcuni album a proprio nome. A seguito di un’improvvisa malattia, muore nel giorno del suo 53° compleanno: il 13 febbraio 2011.
LIBRO - Autobiografia NON autorizzata
Antonello Anzani
Mai avrei pensato di considerarmi un Poeta. Ieratici, estraniati e in contatto coi pensieri più profrondi del tempo e della realtà in cui avanziamo, spesso goffamente, verso il futuro: questo sono i Poeti. Poesia non è solo un rimario e qualche parola suggestiva ben incastonata, no. Poesia è visione, ricerca delle verità profonde e delle “parole” giuste per rac-contarla, questa realtà. Perché “parole” tra virgolette? Perché le parole hanno forme diverse. Come la Poesia o meglio: la Poetica; utilizza mezzi diversi per proporre la propria realtà, o la sua rappresentazione, che siamo capaci di cogliere.

Gli esperti di navigazione aerea hanno una regola empirica. È nota come la “Regola di 1 a 60”.
Per ogni grado di deviazione dalla rotta pianificata, un aereo manca la propria destinazione di 1 miglio, in una qualunque direzione, per ogni 60 miglia di volo. Ciò significa che più a lungo ti attieni a quella irrilevante deviazione di 1 grado, più ti allontani dal tuo obiettivo finale. Più irrilevanti deviazioni fai, più rischi ritrovarti al punto di partenza.La stessa cosa accade nella vita. Spesso facciamo insignificanti deviazioni dalla nostra rotta per i motivi più disparati.Per paura, per distrazione, per cupidigia (bella questa! Chi non è stato cùpido almeno una volta. Ho detto cùpido, non cupìdo, mettete via arco e frecce), per superbia, per arroganza, per amore. Ogni microscopica deviazione ci porta lontani dal nostro essere, dalla nostra anima.
Basta un dettaglio apparentemente insignificante perché cambi TUTTO.
Così ci perdiamo e diventiamo cattivi, avidi, stupidi e di questo accusiamo gli altri. Li accusiamo della nostra infelicità, li riteniamo responsabili del nostro destino.
Questo ci impedisce di essere tolleranti, di essere compassionevoli, di comprendere le sofferenze vere dell’umanità sostituendole con vari placebo.
Ritrovare la rotta è ritrovare il senso della propria umanità, centrare l’obiettivo è fare della propria vita il capolavoro di un viaggio meraviglioso.Questa storia mi è stata raccontata e l’ho riscritta a modo mio. È la storia di una vita sempre fuori rotta, un grado alla volta.
Ipotesi per un fumetto

17 atti veloci e taglienti. Ogni pagina è un’immagine, ogni capitolo uno scatto che cattura l’essenza di una storia fuori dal comune.
Arthur Bee è bello, biondo e forte, con una singolare passione per la maglia e una strana inclinazione per la vita scalza su un’isola milanese che coltiva per nove mesi l’anno; nei restanti tre si dedica ai suoi affari da esperto e audace allevatore di lombrichi, il più grande al mondo, il cui nome è noto tra i cultori del settore.
Accanto a lui, Artrosius: un nano gobbo che ha fatto di una vecchia Seicento il suo piccolo regno a quattro ruote, con tanto di servizi e comfort a misura di una vita ai margini.
Lungo il loro cammino, tra bar pittoreschi e incontri improbabili, spuntano altre figure strampalate che arricchiscono la narrazione e aggiungono sfumature surreali a ogni svolta.
Malgrado la loro improbabilità, i due antieroi si muovono con inaspettato successo tra ombre e misteri, sfidando il lettore a seguirli in un mondo dalle tinte noir ma il passo dell’ironia pungente. In questo breve racconto, che gioca coi generi e sfugge a ogni definizione, le avventure di Arthur e Artrosius si intrecciano in una narrazione unica e sorprendente, tanto enigmatica quanto affascinante.